Sentiamo spesso parlare di raggiungere i propri obiettivi nella vita e di come dovremmo farlo.
Dal settore della crescita personale e l’auto-miglioramento troviamo moltissimi spunti su come raggiungere i nostri traguardi e avere successo nella vita.
In queste righe invece voglio attingere ad una Storia Zen che possa darci un ulteriore spunto su come raggiungere i nostri obiettivi, siano essi personali, professionali o spirituali.
Raggiungere i propri obiettivi – L’ostacolo della gratificazione istantanea.
Gratificazione istantanea: l’origine del problema
Uno dei “problemi” che danneggia il nostro stato d’animo e impedisce di raggiungere i propri obiettivi in questa società moderna è il fenomeno della “gratificazione istantanea“.
Inutile dirlo, questo fenomeno è amplificato proprio a “causa” loro: i social media.
Da Facebook a YouTube fino a Netflix, ognuno di questi servizi fa leva sulle meccaniche del nostro cervello connesse al rilascio di dopamina per tenerci incollati al dispositivo.
Più tempo passiamo sul dispositivo più dati queste piattaforme raccolgono su di noi, dati che potranno rivendere agli inserzionisti pubblicitari.
(Se ti interessa approfondire come viene usata questa meccanica nel marketing qui trovi un approfondimento ).
Di per se stesso questo meccanismo non ha nulla di oscuro e malvagio, anzi potremmo perfino considerarlo positivo in quanto permette a queste piattaforme di mostrarci contenuti e pubblicità in linea con i nostri bisogni e interessi.
Ciò che invece è fondamentale e che noi diventiamo sempre più coscienti di queste dinamiche della nostra mente e impariamo a tutelare la nostra serenità.
Come agisce la gratificazione istantanea?
La nostra mente è una “macchina” perfetta con un suo sistema operativo di base che si è evoluto in migliaia di anni al fine di garantire la nostra sopravvivenza.
Immaginiamo un uomo primitivo che riesce a catturare una preda per nutrirsi. A quest’uomo poco importerà della dieta, piuttosto preferirà mangiare quanto più possibile prima che la carne si decomponga, facendo “scorta”. Un uomo primitivo poteva ridursi a mangiare anche meno di 1 volta a settimana.
Così il nostro cervello preferisce gli zuccheri o i carboidrati semplici piuttosto che quelli complessi. Preferisce i cibi grassi e iper-nutrienti.
Un bambino impazzirà per i dolci perché il suo cervello li assocerà ad un apporto calorico immediato e di facile assimilazione.
Tutto questo avviene anche con gli stimoli visivi e tornando ai Social Media la gratificazione istantanea si manifesta con il rilascio di dopamina ed endorfine correlato alla visione di contenuti che ci stimolano, così ci ritroviamo a scorrere il feed di Instagram per 45 minuti quando volevamo solo dare “un’occhiata veloce”.
Ostacoli nel raggiungere i propri obiettivi e la filosofia Zen
Come agisce questo meccanismo per ciò che riguarda il raggiungere i propri obiettivi nella vita, i propri traguardi? Come ci impedisce di avere successo?
In 3 parole: vogliamo tutto subito.
Questa è la massima espressione delle meccaniche del cervello nell’ambito dei nostri progetti o ambizioni personali.
E’ molto complesso per la nostra mente ragionare su periodi lunghi, mantenere volontà, concentrazione e sforzo per settimane o mesi se non addirittura anni, senza vedere risultati immediati, per raggiungere un obiettivo finale importante.
Potremmo definirlo uno sforzo irrealizzabile.
“Un viaggio di 1000 miglia comincia con un singolo passo” – Lao Tse
Si può dire che in questa frase del noto filosofo Taoista si riassuma l’approccio della filosofia Zen nel raggiungimento dei propri traguardi personali.
Tuttavia voglio condividere con te questa breve storia Zen che, a mio parere, ci trasmette il medesimo insegnamento in un’altra forma.
Raggiungere i propri obiettivi – Storia Zen
Un giorno un uomo venne a conoscenza dell’esistenza di una pietra dal potere miracoloso: una pietra color ocra che era in grado di trasformare qualunque metallo in oro! Visto che la notizia veniva da fonte attendibile, decise di mettersi in viaggio.
Si cinse di una catena di ferro e si incamminò. Ogni volta che vedeva una pietra color ocra, la raccoglieva e la batteva sulla catena che gli cingeva la vita, ma non accadeva nulla. Il ferro rimaneva ferro.
Di certo non sarebbe stata una ricerca facile, ma non disperava. Passarono i giorni, poi le settimane, i mesi e così via. Dopo alcuni anni, era ancora alla ricerca della pietra miracolosa, raccoglieva, batteva e buttava via.
Mentre percorreva una strada della periferia di un paese, un ragazzo lo salutò cordialmente e gli chiese dove avesse acquistato quella bella catena d’oro che portava alla cintura. L’uomo confuso abbassò gli occhi sulla catena di ferro che portava in vita e … si, la catena di ferro era diventata d’oro! Ma lui non si era accorto di quale tra i tanti sassi
che aveva provato era stato quello che aveva prodotto l’alchimia!
(racconto tratto da: Pomodorozen.com )
Questo breve racconto Zen mi ha fatto molto riflettere.
Da un primo punto di vista notiamo un uomo talmente preso dal voler raggiungere il suo traguardo che non si rende nemmeno conto del momento in cui ci riesce.
Può capitare di essere così ossessionati da ciò che vogliamo ottenere da non rendersi nemmeno conto del momento preciso in cui finalmente lo otteniamo.
Pensiamo ad un uomo completamente dedito a ricercare la ricchezza materiale: quante storie abbiamo sentito di uomini così ossessionati dal continuare a rincorrere le ricchezze anche quando ne avevano già ottenute in abbondanza? Persone che un tempo si sarebbero accontentate di quanto bastava a dare loro una vita modesta ed agiata che si svegliano un mattino rendendosi conto che hanno raggiunto quel traguardo anni prima e che hanno passato il tempo successivo a riempire un vaso privo di fondo.
Questo mi fa pensare a quanto sia importante essere presenti a se stessi e trovare un proprio equilibrio. La pratica della meditazione può aiutarci molto nel ritrovare il nostro centro per non essere travolti dalle “attrazioni” della vita e dai nostri stessi desideri.
(Se ti interessa approfondire la pratica della meditazione puoi trovare del materiale utile sul sito della Self Realization Fellowship fondata da Paramahansa Yogananda negli anni ’20).
La seconda riflessione che questo racconto Zen mi ha sollecitato è nata dal pensiero che forse a rendere la catena d’oro non fu tanto una pietra miracolosa confusa tra le tante e perduta dall’uomo, ma piuttosto la continua insistenza nel battere pietre contro la catena stessa.
Il risultato finale poteva essere quindi l’esito della persistenza in una piccola azione, come il battere un sassolino, ripetuta innumerevoli volte.
Non è forse così nella vita? Spesso i più grandi traguardi, i più grandi obiettivi, sono il risultato delle piccole azioni quotidiane ripetute innumerevoli volte, giorno dopo giorno, nella nostra quotidianità.
E questo è esattamente il contrario di quanto siamo abituati a cercare con la gratificazione istantanea.
5 consigli pratici per raggiungere i propri obiettivi
Riassumiamo in 5 consigli pratici come raggiungere i propri obiettivi o traguardi nella vita per avere successo, traendo ispirazione dalla storia Zen che abbiamo appena letto:
- Comprendiamo che cos’è la gratificazione istantanea e come agisce per capire come non subirla.
- Manteniamo il focus sull’obiettivo ma non perdiamo di vista il presente, spesso il nostro successo è sotto il nostro naso.
- Piccole azioni ripetute innumerevoli volte: i risultati importanti non sono mai frutto di una breve e impetuosa fiammata ma piuttosto l’esito di piccole azioni e buone abitudini quotidiane ripetute e ripetute innumerevoli volte con costanza.
- Cominciare. Facciamo il primo passo di quelle mille miglia, ha poco senso perdersi a fantasticare immaginandoci nella vita dei nostri sogni e poi deprimersi per un obiettivo troppo lontano: cominciamo oggi stesso individuando quelle piccole azioni che possono portarci verso la nostra meta.
- Riordiniamo il nostro giardino. Ancora una volta sono le azioni quotidiane che portano i maggiori risultati sul lungo periodo, non trascuriamo ciò che abbiamo davanti, non lasciamo a se stesso il nostro giardino solo perché “domani avremo un intero parco e una villa al mare”, cominciamo a rendere bello ciò che abbiamo, il nostro successo parte da dove siamo ora, in questo luogo ed in questo momento.